L'evoluzione dalla Sand play Therapy a Progetto Educativo Scolastico a Gioco Triadico nel territorio
Dora Kalff, allieva di Jung, fin dal 1955 utilizzò il "gioco con la sabbia" in ambito terapeutico.
Lei ritenne fondamentale favorire il contatto diretto con gli elementi della natura per aiutare a riprendere il contatto con le proprie emozioni.
Fu così che il gioco della sabbia sviluppò tutte le sue potenzialità terapeutiche con la "Sand play therapy".
L'osservazione diretta della creazione realizzata ed agìta nella scatola parlerà al posto del bambino dandogli l'opportunità di essere conosciuto non necessariamente attraverso la parola, ma attraverso un livello espressivo interiore.
Paola Tonelli negli anni '70 si è recata in Svizzera per conoscere da vicino il lavoro di Dora Kalff partecipando ad un corso di formazione da lei stessa tenuto. La bellezza e la piacevolezza del gioco fecero nascere in lei il desiderio di ricercare un modo per proporre a scuola, ai bambini, un'esperienza analoga.
Pensò di far uscire il gioco dal suo contesto terapeutico e di farlo entrare in un contesto pedagogico. Questo volle dire eliminarne l'interpretazione che, importante in terapia, è assolutamente negativa e fuorviante in un contesto pedagogico. Trovò un nuovo nome per il gioco: "Le scatole Azzurre".
Con il gioco della Scatola Azzurra il bambino ricrea un piccolo mondo personale fatto di sabbia e altri materiali naturali; la libertà di disporre a proprio piacimento elementi naturali, personaggi, animali, casette, danno la possibilità di avviare un gioco creativo che può essere modificato quando si vuole.
Attualmente Paola Tonelli svolge attività di formazione per insegnanti ed educatori, fa parte dell' AIF (Associazione Italiana Formatori) e tratta diversi temi tra cui la documentazione, la costruzione della lingua scritta nella scuola dell'infanzia,le "Scatole Azzurre", l'affaticamento ed il tempo dei bambini di oggi, gli stili grafici dei più piccoli. Ha pubblicato numerosi articoli sulle maggiori riviste pedagogiche italiane.
Al nostro gruppo l'idea della "Scatola Azzurra in Piazza" è nata in occasione della "Giornata Internazionale del Gioco" svoltasi in piazza nel nostro Municipio VIII di Roma. Il contesto ci è sembrato ideale in quanto i giochi proposti erano tutti pensati con l'idea che ai bambini per giocare basta poco: uno spazio, dei compagni e degli adulti presenti non in funzione di animatori, ma sostenitori
e promotori di situazioni che favoriscono il buon gioco.
"Quando si gioca con la sabbia non si hanno modelli, non esistono canoni di gioco e ci si sente liberi", questo è il pensiero di Dora Kalff che abbiamo condiviso e realizzato uscendo dai progetti educativo - scolastici approdando così nel territorio.
Il ruolo delle educatrici, all'interno del rapporto triadico costituito da bambino famiglia educatrice passa attraverso il gioco adatto a tutti i luoghi e per tutte le età. Il gioco vissuto in comune ai genitori è fondamentale a saldare i rapporti, condividendo un' esperienza insieme, lasciando un ricordo positivo e intensificando la fiducia, facendo tesoro di quanto i figli gli regalano con i loro scenari fantastici e creativi.
Il 25 aprile 2012 nell'ambito della partecipazione alla Festa Civica Popolare al "Parco della Pace" del nostro Municipio VIII di Roma ci è stato conferito dall' Associazione CulturAmbiente nella persona del Presidente Umberto Puato il riconoscimento di "Insegnanti educatrici per una cultura di Pace".